Uomo politico italiano. Dopo aver
conseguito la laurea in Giurisprudenza a Padova, fece parte del Governo
provvisorio di Vicenza che proclamò l'unione della città con
Venezia insorta contro gli Austriaci nel marzo del 1848. Nel giugno del medesimo
anno,
T. fu presso Carlo Alberto per consegnare gli atti del plebiscito
per la fusione del Veneto col Piemonte. Trasferitosi a Torino, fu eletto (1848)
deputato della sinistra al Parlamento subalpino, divenendo ministro dei Lavori
pubblici durante il Governo Gioberti (dicembre 1848 - febbraio 1849) e quindi
presidente della Camera (1862-63). Eletto senatore nel 1866, ottenne il
ministero di Grazia e Giustizia durante il Gabinetto Rattazzi (aprile-ottobre
1867) e la presidenza del Senato dal 1876 al 1884 (Vicenza 1807 - Venezia
1886).